Whistleblowing Intelligente

ACCESSO TRAMITE SPID

ACCESSO SENZA AUTENTICAZIONE

 

Informazioni sulla gestione e tutela delle segnalazioni

Cos’è questa app?

Questa app ti consente di segnalare in tutta sicurezza e riservatezza fatti o situazioni di corruzione, sprechi e mala gestione di cui sei venuto a conoscenza nell’ambito delle tue attività lavorative.
L’app è conforme alle Linee Guida ANAC e alla Legge 30 novembre 2017, n. 179 sul Whistleblowing.
Inoltre, questa app è qualificata AGID ed inserita nel marketplace dell’Autorità per l’Italia Digitale.

Chi può fare segnalazioni di condotte illecite?

Nella Pubblica Amministrazione le segnalazioni possono essere effettuate da persone che abbiano la qualifica di dipendente pubblico o equiparato.
La normativa equipara ai dipendenti pubblici anche i collaboratori e i consulenti della Pubblica Amministrazione con qualsiasi tipologia di incarico, compresi i lavoratori e i collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore della Pubblica Amministrazione.
E’ facoltà dell’ente decidere di attivare un diverso canale di raccolta delle segnalazioni effettuate dai cittadini e portatori di interesse.
Verifica sul disciplinare dell’istituto del whistleblowing se questo ente ha attivato il canale di raccolta delle segnalazioni effettuate da non dipendenti.

Perchè fare una segnalazione?

La segnalazione deve essere effettuata nell’interesse dell’integrità della pubblica amministrazione. Sono quindi escluse dal procedimento di Whistleblowing, e non verranno verificate dal RPC, le segnalazioni aventi ad oggetto rimostranze di carattere personale del segnalante o richieste che attengono al proprio rapporto di lavoro, ai rapporti interpersonali con superiori gerarchici o colleghi.

Quali fatti possono essere segnalati?

Il termine “corruzione” è solitamente associato ai soli casi penalmente rilevanti come ad esempio tangenti, concussione, abuso d’ufficio, peculato e tutti i reati contro la pubblica amministrazione. Questi fatti però costituiscono solo la “punta dell’iceberg”, di mala gestione pubblica. Al di là dei reati, possono essere segnalati tutti i comportamenti a danno dell’interesse pubblico come:

    • lo lo spreco di fondi pubblici;
    • le lungaggini procedimentali dovute e tutte le inefficienze dovute a piccoli o grandi tornaconti personali;

l’uso improprio del tempo e/o degli strumenti di lavoro

  • la gestione delle gare d’appalto con procedure non trasparenti e/o non finalizzate ad ottenere il miglior risultato in termini di efficacia ed efficienza delle opere assegnate ; ecc
  • le azioni suscettibili di arrecare un pregiudizio patrimoniale o di immagine all’ente
  • Le azioni che arrecano un danno alla salute e alla sicurezza dei dipendenti, utenti e popolazione o di arrecare un danno all’ambiente
  • le azioni poste in essere in violazione dei codici di comportamento o di altre disposizioni o procedure interne all’organizzazione sanzionabili in via disciplinare

Come esporre i fatti senza incolpare nessuno?

Ecco alcuni suggerimenti per esporre i fatti senza incolpare nessuno e per non incorrere nel reato di calunnia o diffamazione: esponi solo fatti e circostanze di cui sei venuto a conoscenza direttamente; riporta luogo, giorno/i, data e ora in cui sono avvenuti i fatti; descrivi in modo accurato i fatti senza compiere deduzioni e/o interpretazioni e non giungere a conclusioni di alcun tipo.
Ricorda: l’unico interesse che ti deve guidare nel compiere una segnalazione è quello di tutelare l’integrità, il buon nome e l’immagine dell’ente.
Per facilitare il compito del “RPC”, puoi allegare alla segnalazione file multimediali: foto, immagini, audio mp3 e video formato mp4.

Chi leggerà la segnalazione?

Le informazioni inserite nel modulo di segnalazione saranno accessibili solo al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione (RPC) del tuo ente e ai suoi collaboratori qualora questi siano previsti nel disciplinare di utilizzo del tuo ente.
I tuoi dati identificativi, invece, saranno criptati; pertanto, il Responsabile della Prevenzione della Corruzione non vede automaticamente chi ha inoltrato la segnalazione.

Si possono fare segnalazioni anonime?

No.
L’istituto del Whistleblowing richiede necessariamente la possibilità di risalire all’identità del segnalante.
Tuttavia il RPC potrebbe aver deciso di aprire un canale distinto per ricevere segnalazioni da pare di persone non dipendenti in cui non necessariamente è richiesto di identificarsi. Verifica sul sito del tuo ente se è disponibile un link per sottoporre segnalazioni di condotte illecite al di fuori della procedura di whistleblowing. In questo caso non potranno essere invocate le tutele previste dalla normativa e il RPC valuterà, a sua totale discrezione, se prendere in considerazione o meno la segnalazione stessa.

La mia identità rimarrà segreta?

Non necessariamente.
Il RPC ha facoltà di accertare l’identità del segnalante, così come previsto dalla normativa vigente. Per questo motivo, l’app consente al RPC di mettere in chiaro i dati identificativi del segnalante riportati nel modulo. Al fine di garantire la simmetria informativa, l’app avvisa il segnalante (solo se il segnalante inserisce nel modulo di segnalazione un indirizzo di posta elettronica) nel momento in cui i suoi dati identificativi sono stati messi in chiaro. In ogni caso il RPC è tenuto a mantenere riservata l’identità del segnalante ed è tenuto a non rivelarla senza l’esplicito consenso del segnalante stesso. Allo stesso vincolo di riservatezza sono tenuti eventuali collaboratori del RPC incaricati di verificare la segnalazione.

La Riservatezza dell’identità del segnalante è sempre garantita?

E’ garantita in alcuni casi.
La segnalazione e tutti i documenti ad essa riferiti, sono esclusi da qualsiasi tipo di accesso previsto dagli articoli 22 e seguenti della legge 241/1990 e successive modificazioni o integrazioni.
La segnalazione non può, pertanto, essere oggetto di visione né di estrazione di copia da parte di richiedenti (art. 24, comma 1, lett. a) della legge 241/90).
nell’ambito del procedimento disciplinare l’identità del segnalante non può essere rivelata, ove la contestazione dell’addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione, anche se conseguenti alla stessa. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell’identità del segnalante sia indispensabile per la difesa dell’incolpato, la segnalazione sarà utilizzabile ai fini del procedimento disciplinare solo in presenza di consenso del segnalante alla rivelazione della sua identità

In quali circostanze la mia identità potrò essere rivelata senza il mio consenso?

Ecco i casi in cui la tua identità può essere rivelata indipendentemente dal tuo consenso:

  • Nell’ambito del procedimento penale, l’identità del segnalante è coperta dal segreto fino a quando l’imputato non ne possa avere conoscenza e, comunque, non oltre la chiusura delle indagini preliminari
  • nell’ambito del procedimento dinanzi alla Corte dei conti, l’identità del segnalante non può essere rivelata fino alla chiusura della fase istruttoria

Come tutelare maggiormente la riservatezza della mia identità?

Ti suggeriamo di non effettuare il collegamento dal tuo ente alla piattaforma di Whistleblowing Intelligente. Utilizza un tuo dispositivo personale (smartphone, tablet, computer) e usa una connessione privata. In questo modo eviti che la tua segnalazione possa essere intercettata o tracciata dalle apparecchiature dell’ente.
Per le stesse motivazioni, non indicare nel modulo di segnalazione l’indirizzo di posta elettronica istituzionale al fine di ricevere comunicazioni dalla piattaforma. Ti suggeriamo di utilizzare un indirizzo privato (ad esempio …@gmail.com) oppure di creare un account di posta specifico per l’occorrenza in cui non compare il tuo nome nell’indirizzo.

Come posso verificare se la mia segnalazione è stata presa in considerazione?

Puoi monitorare lo stato di esecuzione del procedimento di verifica della segnalazione cliccando sul pulsante “VERIFICA STATO SEGNALAZIONE” che trovi nella pagina di accesso alla piattaforma ed inserendo il codice univoco di segnalazione generato automaticamente dal sistema come ricevuta attestante il buon fine dell’operazione.
Se avrai riportato nel modulo di segnalazione un indirizzo di posta elettronica, la piattaforma ti invierà un avviso ogni qualvolta il RPC compierà un’azione su di essa: presa in carico, richieste di ulteriori informazioni e comunicazioni varie, messa in chiaro dei dati personali del segnalante, esito della segnalazione.

La segnalazione assolve l’obbligo di denuncia alle autorità competenti?

No, ricorda che la tua segnalazione non è una denuncia formale bensì un “attirare l’attenzione” su fatti e situazioni non chiare.
Se sei testimone diretto di un reato, permane l’obbligo di recarti dall’autorità competente e riferire fatti e circostanze.
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